Pietrafitta e Monte Arale
Una bella cima e due discese fantastiche ne fanno un gran bel giro.
Se poi come noi lo affrontate il 27 dicembre dopo i pranzi di Natale il divertimento è assicurato !
Appuntamento vicino alla centrale di Pietrafitta per questo 27 Dicembre, l’idea e’ ovviamente andare a razzolare nel fango e smaltire il fantastilione di cappelletti ingurgitati nei due giorni precedenti.
Appena arrivati tutti e quattro i membri FiPaD al punto di partenza ci diamo un occhiata l’un l’altro , cosa ci saremo detti ?
Mi che trippa ch’è misso su!!!
L’inizio era quindi dei migliori, tiro fuori un vecchio percorso GPS, stupendo, tracciato anni fa prima ancora dell’avvento di Google Maps, e prima ancora della scoperta delle mappe IGM. Il risultato è un tracciato che non tiene minimante conto delle altimetrie, sarà un’incognita.
Ci pensiamo su un attimo, Monte Arale sembra una bella cima da affrontare, ma la voglia di provare la nuova GIANT TRANCE X3 appena consegnata da Babbo Natale è troppa, partiamo con un pelo di ritardo sulla tabella di marcia e con l’intento di tornare poco dopo pranzo (“ragazzi ho gente a cena, se non torno presto e aiuto mia moglie a fare le pulizie è un disastro”).
Ed ecco che una giornata qualsiasi presto si trasforma NELLA GIORNATA!
Arriviamo con fatica in cima a Monte Arale e già siamo stanchi, appagati, contenti… e siamo solo a metà!
La mountain bike di uno degli avventori comincia a dare segni di cedimento, è vecchia, vecchia, vecchia! Ha sempre voluto cambiarla ma ancora non si è deciso e questo risulterà fatale (leggi: rottura totale dei freni nell’ultima discesa, tentativo di rallentare la ruota frenandola con la scarpa e successivo ribaltamento in un cespuglio a lato del sentiero).
In cima incontriamo l’immancabile battuta al cinghiale, terrore di tutti i biker, oltre che dei cinghiali stessi: “Stiamo iniziando adesso e andiamo verso la zona della discesa dove siete diretti voi, ma non ci sono segni di cinghiali, oggi mi sa poca roba, comunque se passate veloci non capitate in mezzo alla battuta”.
Non ce lo lasciamo dire due volte e ci buttiamo a manetta per la discesa fangosa (stupenda) e poi per un altra discesa che a tratti ricalca il letto di un ruscelletto (super stupenda).
La Giant da Trail fa la differenza, finisco in fondo con un sorriso stampato sul viso talmente grande che solo le orecchie impediscono alla bocca di fare il giro della testa!
Ci dividiamo poi in due gruppi e decidiamo di andare a prendere le macchine per venire a recuperare due di noi che hanno finito le gambe e non ce la fanno più ad affrontare l’ultimo tratto. Passiamo per un paesino e notiamo un gruppetto di cinghiali correre felici nel boschetto li vicino, e certo, i cacciatori li cercano in cima al monte e loro sono in basso vicino al paese…
Arriviamo alle macchine e torniamo indietro per recuperare il resto della squadra che dovrebbe aver seguito la traccia GPS. Peccato che il telefonino, scaricato dalle innumerevoli foto e filmati girati, non regga più. Ad un bivio, il gruppo in difficoltà decide di prendere a sinistra verso una fantomatica casa intravista in mezzo agli alberi, sperando di ricevere almeno una bottiglia di acqua e di trovare un telefono per chiamarci. Casa che, come da copione, viene trovata chiusa e disabitata.
Ovviamente la strada giusta è invece l’altra, noi del rescue team iniziamo a vagare con le macchine lungo le strade sterrate per cercare i dispersi, ma niente, non ve ne è traccia.
La moglie mi chiama preoccupata che non riesce a contattare l’amato, io la rassicuro dicendo che siamo in macchina (tralascio il dettaglio che io sono in macchina ma suo marito non so dove sia e si sta facendo buio… )
La luce del sole comincia a scemare e mentre accendo le luci della macchina per illuminare la boscaglia e sperar di scorgere qualche indumento catarifrangente mi arriva un SMS con delle coordinate GPS. Capisco subito che è un S.O.S. !
Metto le coordinate nel mio GPS, ma segnala che sono a più di 100 KM di distanza! Acc, che cosa può essere successo? Le ho copiate in maniera esatta dall’SMS al software GPS!
Mi viene subito in mente che il GPS dell’amico è di un altro tipo, converto le coordinate nel formato accettato del mio apparecchio ed ecco che spunta fuori il punto lungo il tracciato. Sono lì!
Li raggiungiamo e il recupero è fatto, ore 18,30 a casa pronti per la cena!
A sto ‘giro l’emo scampata!!!