Test bici intorno a San Mariano
Metti un pomeriggio con una bella solina …
Metti che e’ il periodo di carnevale e ti va da matti uno strufolo di Piselli …
Metti che sei disperato che la vecchia fabbrica di Piselli che avevi sotto casa a Madonna Alta non c’e’ piu’ …
Metti che qualche giorno prima hai fatto un bel botto, hai sistemato la bici e la vuoi provare in un percorso facile …
Metti che considerato il sole che tramonta presto, hai rimasto solo 1 ora e mezzo di luce …
Ecco, metti tutte queste cose insieme, ti salta subito agli occhi come mail la FiPaD ha scelto come punto di partenza preferito il parcheggio del centro commerciale Girasole.
Ovviamente per l’ampio parcheggio che permette di lasciare comodamente il furgoncino e non perche’ qui c’e’ uno dei pochi bar/pasticceria monomarca Piselli.
Arrivato nel luogo della partenza mi preparo e vado a subito a comprare uno strufolo, lo lascio li a scaldarsi al sole sopra il cruscotto, pronto per quando tornero’.
Appena partito mi accorgo subito che il freno dietro ha qualche cosa che non mi convince, non e’ reattivo come al solito. A me poi, re della sgommata, piace scendere per le discese fangose inchiodando la ruota posteriore e gestendo la derapata con il corpo. Il freno dietro lo voglio bello potente! Si vede che la caduta di giorni prima ha fatto qualche altro danno, da sistemare assolutamente appena torno a casa.
Il percorso fila via poi liscio passando vicino ad Agello, Solomeo e San Mariano. Decido di non fare le salite fino alla cima questi colli, ma di cercare delle vie alternative rimanendo piu’ in basso per provare a mantenere un ritmo il piu’ alta possibile e di spingere sempre al massimo. Sperimentando dei piccoli tratti di sentieri mai fatti, mi ritrovo di colpo a meta’ di una discesa che riconosco subito, solitamente la facciamo in salita! Devo dire che in discesa e’ mooolto piu’ divertente, breve ma con un fondo insidioso, perfette per darmi conferma delle sensazioni sul freno posteriore, pessimo.
Foto di rito per le testimoniare ancora una volta le nostre stupende colline coltivate col donca e via di ritorno per la traccia GPS verso il nostro strufolo che ci attende voglioso di esser mangiato!
Anche si nn’e’ portati dal Bartoccio del pian del Tevere… majala quanten boni i strufoli de Piselli!
